Gender
La moda è decisamente un mondo fatto di uomini, con una percentuale del 57% di designer maschili. Chissà che Maria Grazia Chiuri non abbia già cercato di dircelo qualche anno fa con la sua statement t–shirt.
Si è appena conclusa l’ennesima Fashion Month ed è così che ci si ritrova stanchi ma appagati dalle code nel traffico, dalle modelle belle ed imperfette, dai cocktail, dalle cene, dagli after show con i loro open bar e dalla moltitudine di Insta story che rendono tutti parte di quel mondo frenetico e scintillante della moda. Che sia New York, Londra, Milano o Parigi, ogni Fashion Week ci racconta qualcosa e ci fa sapere che cosa vedremo in tutte le vetrine la prossima estate, e quali sono i look streetwear ai quali ispirarci per questo Autunno, ma c’è qualcosa o meglio qualcuno che si nasconde dietro a tutto questo: i designer che con il loro team rendono tutto questo possibile e visibile. Per questo motivo noi di Stylight abbiamo deciso di andare a vedere chi si nasconde dietro a questa fashion magia e tanto per cambiare ve ne parleremo con numeri e percentuali: Fashion sì ma the Stylight way. Per ogni Fashion Week abbiamo analizzato 15 brand e di conseguenza delineato il profilo di 67 designer che ci hanno così rivelato se sono uomini o donne, Sagittari o Gemelli e molto altro.
Abbiamo analizzato 60 dei top brand delle 4 Fashion Week ed abbiamo raccolto i dati e le informazioni più interessanti riguardanti i designer che si nascondono dietro ad ogni brand.
A volte abbiamo la sensazione di vedere sempre le stesse facce quando si parla di moda ed in parte è vero, ma questo si giustifica con il fatto che per arrivare in cima ci vuole tempo, esperienza e perseveranza, tutte qualità che ammettiamolo si raggiungono spesso con l’età. Questo non significa che la moda non dia spazio ai giovani, ma di fatto l’età media dei designer a capo degli attuali fashion brand è di 45 anni, con un 28% di stilisti che hanno un’età compresa tra i 45-35. Tra tutte le fashion week il designer più giovane in carica è Richard Quinn 29, mentre l’indiscusso re della moda Giorgio Armani 89 si conquista lo scettro di anzianità, che d’altronde rispecchia il suo indiscutibile pluridecennale successo.
Il Regno Unito si porta a casa la medaglia d’oro per il maggiore numero di direttori creativi con un 24%, per essere seguito subito dopo dalla nostra madre patria Italia con un 22% e last but not least dagli USA con un 21%.
Sembrerebbe che alla maggior parte dei designer piaccia seguire alla lettera il famoso detto casa e bottega: al primo posto abbiamo Londra 27%, al secondo Milano e dintorni 18%,al terzo posto New York 16% e Parigi al quarto con un 10%. Ovviamente non mancano alcuni jet setter che con un 6% hanno diverse residenze.
La moda è decisamente un mondo fatto di uomini, con una percentuale del 57% di designer maschili. Chissà che Maria Grazia Chiuri non abbia già cercato di dircelo qualche anno fa con la sua statement t–shirt.
Di certo la diversity è uno dei topic più caldi degli ultimi anni, e sia che le runway, che le campagne pubblicitarie, hanno iniziato a cogliere sempre di più il messaggio. Ma quando si parla di chi siede a capo della direzione creativa la realtà è che solo il 19% è rappresentato da etnie diverse.
Per fortuna il mondo della moda porta ormai da tempo alta la bandiera dell’accettazione e della tolleranza quando si parla di orientamento sessuale, e lo riconferma con un 37% di designer apertamente dichiarati ed appartenenti alla comunità LGBTQ+.
Siamo tutti d’accordo quando diciamo che il talento non si può di certo insegnare, ma avere un’educazione non è certamente un male, difatti il 57% degli stilisti hanno studiato moda. Tra le top locations in cui questi famosi fashion designer hanno studiato abbiamo Londra, New York, Parigi, e Firenze, ed a sorpresa tra le top 5 si posiziona la città belga di Antwerp.
Top Schools
1. Londra: Central Saint Martins, Royal College of Arts, Istituto Marangoni
2. New York: Pratt Institute, Parsons School of Design, Fashion Institute of Technology
3. Parigi: Studio Berçot, ESMOD
4. Firenze: Polimoda
5. Antwerp: Royal Academy of Arts.
Dei 21 direttori creativi che hanno studiato a Londra, 18 si sono laureati alla Central Saint Martins College of Arts. Alcuni dei suoi laureandi includono nomi prestigiosi come quello di John Galliano, Christopher Kane, Riccardo Tisci, e la promettente stilista Molly Goddard. Da aggiungere che il 15% degli stilisti se pur non avendo studiato moda si è comunque dedicato allo studio di belle arti ed un altro 15% all’architettura, come il talentuoso Tom Ford. Rimane anche un 22% che invece dello studio ha preferito rimboccarsi le maniche e darsi alla pratica.
Nel mondo della moda possiamo dire che in molti hanno preso alla lettere il famoso detto “be your own boss”, difatti il 67% degli stilisti disegna per la propria casa di moda, Donatella Versace e Ralph Lauren ne sono un buon esempio. Per quanto riguarda l’appartenenza a grandi gruppi di investimento invece solo il 41% ha deciso di cedere il controllo della propria azienda, lasciando il restante 59% sotto la direzione di holding minori o di propria appartenenza.
Se la maggioranza ha optato per l’indipendenza ed un controllo artistico diretto alcuni però non hanno avuto problemi a dividere la poltrona in due: il 21% dei brand da noi analizzati ha difatti a capo un duo di designer, e nel caso di Jil Sander oltre ad essere colleghi sono anche marito e moglie.
Che le stelle abbiano qualcosa a che fare con la creatività? Noi decisamente ci crediamo! I segni che vanno per la maggiore sono 3, Vergine 12%, Leone 10% ed Ariete 10%. Tra alcuni dei Vergine più conosciuti ci sono Olivier Rousteing e Brandon Maxwell.
Sembrerebbe che i nostri cari designer non temano affatto il fatidico Sì, lo voglio, e lo dimostrano con un 51% di coppie sposate di cui un 33% ha anche dei figli.
Abbiamo deciso di mettere a paragone tra di loro le 4 Fashion Week: scopri quale città si posiziona al primo posto per ogni categoria.
N.B. Clicca sulle frecce nel report per scoprire quali sono le percentuali
Riguardo alla
Fashion Designer Report
I dati che abbiamo analizzato provengono dallo studio di 15 top brand per ogni Fashion Week (S/S 2020). In totale abbiamo delineato il profilo di 67 designer per un totale di 60 brands. I dati sono stati raccolti il 22.09.2019. La ricerca non è basata su dati interni appartenenti a Stylight ma sono informazioni provenienti da diverse fonti di pubblico dominio.